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Fw: ESCE UNA COLORITA BIOGRAFIA DELLA MOGLIE DI NABOKOV ...
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EDNOTE. A review of the Italian translation of Stacy Schiff's biography of Vera Nabokov. The paper it appears in is, BTW, mentioned in _Transparent Things_. Even more charming is that the unreadbale Italian-English translation offered by GOOGLE translates "Vera Slonim" as "True Slonim."
----- Original Message -----
From: Sandy P. Klein
To: NABOKV-L@LISTSERV.UCSB.EDU
Cc: Sent: Sunday, January 19, 2003 2:12 AM
Subject: ESCE UNA COLORITA BIOGRAFIA DELLA MOGLIE DI NABOKOV ...
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http://www.lastampa.it/search/AlbiCerca/risultato.asp?IDarticolo=721679#
(Del 19/1/2003 Sezione: Cultura Pag. 23)
ESCE UNA COLORITA BIOGRAFIA DELLA MOGLIE DI NABOKOV
La donna che salvР Lolita
Lo scrittore aveva gettato al fuoco il romanzo
QUANDO le studentesse dell'UniversitЮ di Wellesley, nel Massachusetts, videro per la prima volta l'emigrato russo incaricato di far loro lezione di letteratura, restarono allibite. Era il 1946 e Vladimir Nabokov iniziava il suo corso presentandosi con una strana tenuta: scarpe bicolori e calzettoni a scacchettoni. Il giornale universitario riportР che il prof, distratto, non riuscendo a trovare la porta dell'aula era entrato dalla finestra. Le allieve dell'autore di Lolita, nonostante la stravaganza, impararono ad adorarlo. E lui le ricambiР intensamente. Ma le corteggiava solo fuori dalla scuola. Nell'aula, infatti, seduta in prima fila, a controllarlo c'era quella che lui chiamava ╚la sua assistente╩. Se gli cascava un gessetto, l'assistente lo raccoglieva, se doveva scrivere alla lavagna lo faceva lei perchИ lui diceva di essere allergico alla polvere, se gli serviva una citazione, quella strana donna bellissima dai capelli tutti bianchi gli apriva il libro e gli sistemava gli occhiali. In realtЮ era sua moglie, Vera Slonim, che viveva con lui in vera simbiosi. Su questo rapporto dai risvolti oscuri fa luce oggi una monumentale biografia di Stacy Schiff: Vera (Fandango), che ripercorre la strana vita dello scrittore. Ebrea russa, la Slonim era fuggita a Berlino. LЛ conobbe l'uomo della sua esistenza: Nabokov era per Vera anche il piЫ grande scrittore del secolo. Entrambi saranno poi costretti ad abbandonare la Germania per le leggi razziali. A trent'anni Vera Х soprannominata l'Angelo grigio; a seguito delle traversie era diventata tutta candida. La vita degli emigrati era durissima. Per sopravvivere Nabokov dava lezioni di tennis e di pugilato. Ma era la Slonim che in famiglia indossava i pantaloni e manteneva il figlio e il marito. Mentre lavorava instancabilmente da mattina a sera come dattilografa, rivedeva opere e traduzioni dello scrittore. Non solo: gli preparava le lezioni accademiche, correggeva i compiti degli studenti, faceva gli esami al suo posto, curava la sua corrispondenza, amministrava le sue sostanze, arrivava persino a cercare gli editori per i suoi libri. Nonostante i tradimenti, lo soccorreva, da vero angelo del focolare, in tutte le sue fisime e paranoie. Gli amici come Edmund Wilson e Mary McCarthy quando arrivavano a casa Nabokov trovavano il pavimento coperto dalle pagine scritte nella notte: di giorno Vera era incaricata di metterle in ordine. Terrorizzato dal rumore e dalle correnti d'aria, lui riteneva che l'unico posto adatto per scrivere fosse l'automobile. Vera lo portava dove desiderava, parcheggiava la macchina e si allontanava a piedi. Lo seguiva nell'amore per le farfalle. La passione per l'entomologia non lo abbandonР mai, durante il secondo conflitto mondiale correva per i prati, sentenziando: ╚Le guerre passano gli insetti restano╩. ╚Era l'uomo piЫ dipendente dalla moglie che avessi mai incontrato╩, diceva un collega dell'universitЮ. Nabokov era tanto Vera-dipendente da evocarla nei suoi flirt: da eterno ragazzino quando faceva degli approcci chiedeva alle giovani donne se in segno di affetto volevano ╚lavargli e sistemargli i panni come faceva sua moglie╩. Quando Nabokov, in piena crisi di scrittura, prese un bidone per la spazzatura e vi gettР il dattiloscritto di Lolita per bruciarlo, fu proprio lei a salvarlo. Sempre lei lo aveva sostenuto nell╢impresa disperata di scrivere un romanzo cosЛ audace, che si prevedeva difficile da collocare e di scarso successo commerciale. E╢ stata realmente l'ispiratrice di tutta la sua opera. Nabokov confessР a un amico, sapendo di non esagerare: ╚Senza Vera non avrei mai scritto una riga╩. Un libro che Nabokov progettР a lungo ma non scrisse mai fu quello su una coppia di gemelli siamesi. A sconsigliarlo fu Vera che vi vedeva il riflesso del loro rapporto simbiotico.
Mirella Serri
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Subject: ESCE UNA COLORITA BIOGRAFIA DELLA MOGLIE DI NABOKOV ...
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http://www.lastampa.it/search/AlbiCerca/risultato.asp?IDarticolo=721679#
(Del 19/1/2003 Sezione: Cultura Pag. 23)
ESCE UNA COLORITA BIOGRAFIA DELLA MOGLIE DI NABOKOV
La donna che salvР Lolita
Lo scrittore aveva gettato al fuoco il romanzo
QUANDO le studentesse dell'UniversitЮ di Wellesley, nel Massachusetts, videro per la prima volta l'emigrato russo incaricato di far loro lezione di letteratura, restarono allibite. Era il 1946 e Vladimir Nabokov iniziava il suo corso presentandosi con una strana tenuta: scarpe bicolori e calzettoni a scacchettoni. Il giornale universitario riportР che il prof, distratto, non riuscendo a trovare la porta dell'aula era entrato dalla finestra. Le allieve dell'autore di Lolita, nonostante la stravaganza, impararono ad adorarlo. E lui le ricambiР intensamente. Ma le corteggiava solo fuori dalla scuola. Nell'aula, infatti, seduta in prima fila, a controllarlo c'era quella che lui chiamava ╚la sua assistente╩. Se gli cascava un gessetto, l'assistente lo raccoglieva, se doveva scrivere alla lavagna lo faceva lei perchИ lui diceva di essere allergico alla polvere, se gli serviva una citazione, quella strana donna bellissima dai capelli tutti bianchi gli apriva il libro e gli sistemava gli occhiali. In realtЮ era sua moglie, Vera Slonim, che viveva con lui in vera simbiosi. Su questo rapporto dai risvolti oscuri fa luce oggi una monumentale biografia di Stacy Schiff: Vera (Fandango), che ripercorre la strana vita dello scrittore. Ebrea russa, la Slonim era fuggita a Berlino. LЛ conobbe l'uomo della sua esistenza: Nabokov era per Vera anche il piЫ grande scrittore del secolo. Entrambi saranno poi costretti ad abbandonare la Germania per le leggi razziali. A trent'anni Vera Х soprannominata l'Angelo grigio; a seguito delle traversie era diventata tutta candida. La vita degli emigrati era durissima. Per sopravvivere Nabokov dava lezioni di tennis e di pugilato. Ma era la Slonim che in famiglia indossava i pantaloni e manteneva il figlio e il marito. Mentre lavorava instancabilmente da mattina a sera come dattilografa, rivedeva opere e traduzioni dello scrittore. Non solo: gli preparava le lezioni accademiche, correggeva i compiti degli studenti, faceva gli esami al suo posto, curava la sua corrispondenza, amministrava le sue sostanze, arrivava persino a cercare gli editori per i suoi libri. Nonostante i tradimenti, lo soccorreva, da vero angelo del focolare, in tutte le sue fisime e paranoie. Gli amici come Edmund Wilson e Mary McCarthy quando arrivavano a casa Nabokov trovavano il pavimento coperto dalle pagine scritte nella notte: di giorno Vera era incaricata di metterle in ordine. Terrorizzato dal rumore e dalle correnti d'aria, lui riteneva che l'unico posto adatto per scrivere fosse l'automobile. Vera lo portava dove desiderava, parcheggiava la macchina e si allontanava a piedi. Lo seguiva nell'amore per le farfalle. La passione per l'entomologia non lo abbandonР mai, durante il secondo conflitto mondiale correva per i prati, sentenziando: ╚Le guerre passano gli insetti restano╩. ╚Era l'uomo piЫ dipendente dalla moglie che avessi mai incontrato╩, diceva un collega dell'universitЮ. Nabokov era tanto Vera-dipendente da evocarla nei suoi flirt: da eterno ragazzino quando faceva degli approcci chiedeva alle giovani donne se in segno di affetto volevano ╚lavargli e sistemargli i panni come faceva sua moglie╩. Quando Nabokov, in piena crisi di scrittura, prese un bidone per la spazzatura e vi gettР il dattiloscritto di Lolita per bruciarlo, fu proprio lei a salvarlo. Sempre lei lo aveva sostenuto nell╢impresa disperata di scrivere un romanzo cosЛ audace, che si prevedeva difficile da collocare e di scarso successo commerciale. E╢ stata realmente l'ispiratrice di tutta la sua opera. Nabokov confessР a un amico, sapendo di non esagerare: ╚Senza Vera non avrei mai scritto una riga╩. Un libro che Nabokov progettР a lungo ma non scrisse mai fu quello su una coppia di gemelli siamesi. A sconsigliarlo fu Vera che vi vedeva il riflesso del loro rapporto simbiotico.
Mirella Serri
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